I baci di dama sono uno dei dolci piemontesi, per la precisione di Tortona, più apprezzati e conosciuti, una ricetta nata verso la metà dell’Ottocento e ideata da un cuoco di casa Savoia. La “storia” narra infatti che Vittorio Emanuele II avesse domandato ai propri cuochi di servire un dolce speciale e diverso dal solito; colti alla sprovvista e con pochi ingredienti in dispensa gli chef reali idearono questo squisito dolcetto utilizzando soltanto mandorle, zucchero, burro e cioccolato.
Al di là delle leggende, la paternità dei baci di dama è stata attribuita a Tortona, città in Provincia di Alessandria, e la ricetta è stata riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Piemonte.
Per quanto riguarda l’origine del nome, sembra che questo sia dovuto alla forma che richiama, appunto, quella delle labbra di una donna intenta a dare un bacio.
La ricetta tradizionale di questi ottimi dolcetti prevede come ingredienti il burro, lo zucchero, le mandorle e la farina, anche se è abbastanza diffusa un’altra ricetta inventata agli inizi dell’Ottocento da Stefano Varcesi che utilizzava le nocciole al posto delle mandorle e un velo di cacao a fine preparazione (baci dorati)
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Ricetta Baci di Dama piemontesi: ingredienti per 4 persone
Ingredienti
Baci di Dama: come preparare i baci di dama piemontesi
I baci di dama sono molto semplici da preparare e solitamente, tra preparazione e cottura, impiegheranno circa 50 minuti per essere pronti.
Come prima cosa, ammorbidire il burro e tritare molto finemente le mandorle con lo zucchero. Lavorare il burro a crema, aggiungere la farina, lo zucchero a velo, la fecola, l’uovo e le mandorle tritate e impastare bene il composto.
Dividere l’impasto formando delle palline che dovranno essere lievemente schiacciate e ponetele su una placca da forno imburrata. Fate cuocere a circa 180° per 20 minuti.
Una volta cotti, lasciar raffreddare e unire i due “baci” utilizzando un pò di crema gianduia.
I baci di dama sono pronti per essere serviti.
