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I brutti ma buoni, anche conosciuti con i nomi di Bruttiboni e Mandorlati di San Clemente, sono un dolce tipico della Toscana, in particolare di Prato. Si tratta di una ricetta molto semplice da preparare che prevede come ingredienti di base le mandorle, le uova e lo zucchero.

Per quanto concerne l’origine di questi saporiti biscotti esistono diverse teorie in quanto alcuni ritengono che la ricetta sia stata inventata nel 1878 a Gavirate in Lombardia da Costantino Veniani, mentre altri ne attribuiscono la paternità alla città piemontese di Borgomanero.

tempo
difficoltà
0
budget

Ricetta brutti ma buoni: ingredienti per 15 biscotti circa

Per la pasta
100 gr. di mandorle
1 albume
80 gr. di zucchero a velo
20 gr. di zucchero semolato
Vaniglia
Sale q.b.
vaniglia
uova
zucchero

Brutti ma buoni: come preparare i brutti ma buoni

Come prima cosa tritare grossolanamente le mandorle e unire lo zucchero a velo mescolando per qualche minuto. Montare a neve l’albume con un pizzico di sale e unire in un secondo momento lo zucchero semolato, le mandorle tritate e il resto dello zucchero a velo.

Mescolare bene l’impasto di modo che gli ingredienti si amalgamino e cominciare a formare delle palline che andranno disposti in una teglia con carta da forno ben distanziati tra loro.

Una volta fatte tutte le palline, cuocere i biscotti in forno caldo a 130° per circa 40 minuti

La cottura è molto importante, in quanto i brutti ma buoni devono asciugare bene senza però bruciarsi. Importante p anche ricordare che una volta raffreddati i brutti ma buoni tendono a indurirsi, quindi regolate il tempo di cottura in base alle caratteristiche del forno.

Una volta cotti sfornare i brutti ma buoni e lasciarli raffreddare prima di servirli.

I brutti ma buoni si conservano anche per 7 giorni, ben chiusi in un recipiente, mentre è consigliato non congelarli.

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