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Cosa vedere a Ravello, una delle perle della Costiera Amalfitana.

Ravello, piccolo comune di soli 2.477 abitanti situato nella provincia di Salerno, è una delle meraviglie della Costiera Amalfitana. Il paesino, che nasce su una rupe posta tra le valli del Dragone e della Regina Minore, gode, infatti, di una posizione invidiabile poiché dai suoi 314 metri di altitudine si possono ammirare scorci assolutamente fantastici del sottostante Mar Tirreno, del Golfo di Salerno e degli altrettanto famosi paesi costieri di Maiori e Minori.

Non c’è da stupirsi, dunque, se in questo luogo si siano fermati fin dai secoli scorsi turisti che col bello, in quanto artisti, avevano non poca confidenza: Wagner a Ravello cercò l’atmosfera adatta alla composizione del suo Parsifal e pare che uno dei luoghi più suggestivi del paesino, il giardino di Villa Rufolo, abbia suggerito al compositore tedesco le ambientazioni magiche che riecheggeranno nella creazione del giardino di Klingsor.

Di qui sono passati, e tornati più volte, altri famosi musicisti quali Arturo Toscanini, Leonard Bernstein e Mstilav Rostopovich, oltre che il geniale disegnatore Marcus Cornelius Escher, il pittore Mirò e, tra tanti altri, gli scrittori Virginia Woolf e David Herbert Lawrence, che nel paradiso della piccola località campana scrisse parte del suo più famoso romanzo: “l’amante di Lady Chatterley”. Una storia recente fatta di nomi illustrissimi, quella di Ravello, storia iniziata ormai oltre un millennio e mezzo fa.

Più vicina al cielo di quanto non sia lontana dalla riva

Cosa vedere a Ravello: un po’ di storia

La fondazione della cittadina, avvenuta nel V secolo d. c., fu opera di coloni romani che qui trovarono un riparo dalle scorrerie barbariche che a quell’epoca flagellavano l’impero. Tre secoli dopo, sotto la Repubblica Marinara di Amalfi, Ravello raggiunse il culmine del suo splendore grazie soprattutto alla produzione e al commercio della lana che veniva scambiata con mercanti arabi e bizantini.

Promossa a sede vescovile poco dopo l’anno mille, Ravello si impose dunque quale vera potenza, seconda solo ad Amalfi, con una popolazione che superava i 25.000 abitanti.

Purtroppo, ben presto, la crescita e la prosperità lasciarono posto al declino allorché, con un destino simile a quello della stessa Amalfi, la città dovette arrendersi ai Pisani che, intorno al ‘200, portarono devastazione e saccheggi.

La decadenza fu successivamente aggravata dal dominio spagnolo, che imponendo un insostenibile regime fiscale determinò la crisi delle attività commerciali locali, un tempo tanto fiorenti. La rinascita di Ravello si ebbe solo in epoca recente, grazie a quelle che sono tuttora le sue inestinguibili ricchezze: le bellezze naturali e storico-culturali che la rendono oggi una meta turistica unica ed esclusiva.

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panorama ravello

“Ravello: panorama”

spiaggia di castiglione

“Spiaggia di Castiglione”

Cosa vedere a Ravello: patrimonio artistico e culturale

Il Duomo di Santa Maria Assunta è di certo uno degli edifici storici e di culto di maggiore interesse della cittadina. Edificato tra il 1086 e il 1087 su ordine di Ravello Orso Papirio, al tempo vescovo di Ravello, la chiesa riprende a modello l’Abbazia di Montecassino cui si rifà per lo stile romanico e la struttura a capanna. Di gran pregio è la porta bronzea realizzata nel 1179 a Costantinopoli da Parisano di Trani, notevole artista e scultore pugliese, opera giunta nella città campana via mare in anni successivi. Nelle sue 80 formelle bronzee (54 figurate e 26 decorative), gran parte delle quali di forma rettangolare, è riprodotta con mirabile maestria una rappresentazione gerarchica del creato che, partendo da Cristo, arriva attraverso Santi e Beati fino ai livelli più bassi dell’esistenza umana.

Altrettanto pregevoli sono i due amboni (del Vangelo e del profeta Giona) realizzati in marmo policromo da Nicola di Bartolomeo da Foggia, cui si deve anche il pulpito. Il Duomo custodisce inoltre, nella cappella seicentesca, l’ampolla contenente il sangue del Santo Patrono Pantaleone che, in un rituale simile a quello che si svolge a Napoli per San Gennaro, presenta ogni anno il misterioso fenomeno della liquefazione.

Annesso all’edificio religioso è allestito nella cripta il Museo dell’Opera del Duomo che, oltre a reperti romani e cristiani quali urne cinerarie e sarcofagi, custodisce interessanti sculture, come il busto di Sigilgaida Rufolo, anch’esso realizzato da Nicola di Bartolomeo da Foggia, e i reliquari dei Santi Barbara, Lorenzo e Tommaso.

Tra gli altri edifici religiosi meritano una visita anche la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata in località Pendolo non lontana dal Duomo, la Chiesa di Santa Maria a Gradillo e la gemella Chiesa di San Giovanni del Toro, oltre alla gotica Chiesa di San Francesco, fondata dal santo di Assisi di ritorno dall’oriente, con l’annesso convento ove sono custodite le spoglie del Beato Bonaventura da Potenza.

Tra i palazzi di Ravello da non perdere è la meravigliosa Villa Rufolo costruita nel XIII secolo dall’omonima famiglia che, fin dai tempi di Wagner, il quale la elesse quale luogo privilegiato di meditazione, è forse una delle principali attrattive per i turisti che quivi giungono per visitarla da tutta Europa e non solo. Al palazzo si accede attraverso la Torre d’Ingresso, bastione in stile arabo-siculo-normanno eretto senza alcuna finalità difensiva, così come dimostrano le decorazioni di notevole fattura degli archi e della volta e le statue simboleggianti virtù particolarmente care ai Rufolo, quali la Carità e l’Ospitalità.

Da questa, un viale alberato conduce al palazzo di tre piani sulla cui sinistra si impone la Torre Maggiore, simbolo della potenza raggiunta ai tempi dalla famiglia Rufolo, che offre oggi dai suoi trenta metri di altezza degli scorci spettacolari sia sul mare che sulla retrostante montagna.

Ai piedi della Torre Maggiore fanno sfoggio della loro bellezza i due terrazzamenti, superiore e inferiore, che con i loro giardini, fioriti per la maggior parte dell’anno, regalano emozioni indimenticabili e un panorama mozzafiato con vista a strapiombo sulla Costiera Amalfitana e sul Golfo di Salerno.

Proprio qui, nel 1880, la magnificenza di luci e colori propri del luogo furono trasfigurati dal genio creativo di Wagner nella composizione delle musiche del suo giardino di Klingsor, atto secondo del dramma musicale Parsifal, a cui ogni estate si rende tributo con i Concerti Wagneriani, appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica classica. Da vedere a Villa Rufolo sono anche il pozzo, il magnifico chiostro in stile moresco, forse unico nel suo genere, e la Cappella, ove è facile imbattersi durante tutto il corso dell’anno in mostre di grande importanza, soprattutto di arte moderna.

Non meno indimenticabile è l’esperienza offerta dall’altro palazzo storico di Ravello, Villa Cimbrone, edificato su un promontorio roccioso e immerso in un magnifico parco anch’esso abbellito da fiori e piante di ogni genere, oltre che da statue, grotte e magnifiche fontane. Sono qui da vedere il Chiostro, ispirato a quello della chiesa di San Francesco, la Cripta realizzata tra il 1907 e il 1911, e il Viale dell’Immenso ricoperto inizialmente da un meraviglioso pergolato di glicini e attraversando il quale si viene poi sopresi dalle figure delle Quattro Danzatrici, magnifiche statue che emergono dai molteplici colori delle numerose ortensie adombrate da fantastici alberi di ciliegio.

La Statua di Cerere, al termine del Viale, annuncia al visitatore il luogo forse più famoso di Villa Cimbrone, quello che è da molti descritto come uno degli angoli più belli e suggestivi dell’intero pianeta: la Terrazza dell’Infinito, un balcone naturale adorno di busti settecenteschi sospeso sull’azzurro del mare, ove l’occhio si smarrisce spaziando nella contemplazione del magnifico panorama costiero. Al termine della terrazza troviamo poi il Poggio di Mercurio e da qui, attraversando un viale di cipressi e profumato di lavanda, si giunge al Tempietto di Bacco, edificio sorretto da otto colonne di chiara ispirazione classica.

Da non perdere sono infine la Grotta di Eva, il Bronzo del David, opera dell’artista napoletano Gioacchino Varlese, il Terrazzo delle Rose, il Viale delle Ortensie e il Tea Room, padiglione aperto e luogo ideale dove riposarsi immersi in una comunione armoniosa con la lussureggiante natura circostante.

Di grande interesse a Ravello è poi il Museo del Corallo fondato nel 1986 da Giorgio Filocamo che qui ha voluto riunire il prezioso patrimonio di famiglia composto da oltre 600 oggetti d’arte, molti dei quali realizzati utilizzando il prezioso materiale che dà il nome al museo. Tra queste piccole opere d’arte spiccano un Cristo su Croce in cristallo, una tabacchiera di Luigi XV, ed una vasta collezione di manufatti in corallo e di cammei.

Il Museo si trova in Piazza Duomo, 9, nel centro di Ravello ed è aperto tutto l’anno dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 17:00. Per tutte le informazioni è possibile rivolgersi al recapito telefonico – 089857461 -, oppure consultare il sito web del museo.

Merita infine una visita l’Auditorium realizzato dal celebre architetto brasiliano Oscar Niemeyer, inaugurato nel 2010 e che ospita ogni anno grandi artisti e musicisti del panorama internazionale.

terrazza dell'infinito

“Terrazza dell'Infinito”

torre maggiore

“Torre Maggiore”

Cosa fare a Ravello: spiagge e divertimenti

Benché sia situato ad una notevole altezza (314 metri s.l.m.) anche Ravello ha il suo punto d’accesso al mare, consistente nella spiaggia di Castiglione, che prende il nome dall’omonima frazione della cittadina costiera e si trova a pochi passi dal confinante paese di Atrani.

Alla caletta è possibile accedere sia via mare sia percorrendo in auto la SS 163 Amalfitana e discendendo poi gli oltre 200 gradini di cui si compone la scalinata che conduce al mare. Rispetto alle altre spiagge della costiera la caletta di Castiglione è meno conosciuta, anche se, visti i suoi soli 100 metri di ampiezza, essa è in estate di solito piuttosto affollata.

Ciò non toglie tuttavia valore alla bellezza del luogo, che si sviluppa tra due costoni rocciosi sui quali sorgono da un lato i magnifici palazzi nobiliari di Castiglione e dall’altro il profilo di Atrani con i suoi bei edifici quali la chiesa della Maddalena ornata del caratteristico campanile.

La spiaggia è di ciottoli ed è solo in parte occupata da un lido attrezzato, mentre il mare, come dappertutto in queste zone, è davvero spettacolare. Unico neo della spiaggia è forse la scarsa esposizione al sole: essendo racchiusa tra due scogliere, sia a nord che a sud, essa risulta infatti essere in ombra fin dalle prime ore del pomeriggio.

Pur non potendo competere con l’offerta delle altre cittadine della Costiera Amalfitana, anche Ravello negli ultimi anni ha di molto sviluppato la sua offerta di divertimenti serali. La movida ravellese si svolge per lo più nel centro storico del paese, ove si tengono spesso concerti e feste, mentre numerosi sono i locali ove possibile sorseggiare cocktail e trascorrere piacevoli serate presso le terrazze affacciate sul mare. Tra questi il Filou Club è un locale adatto a persone di tutte le età, mentre l’Africana è una discoteca maggiormente adatta a ragazzi più giovani.

Tra gli eventi di maggior richiamo che si svolgono in città vi è di certo il Ravello Festival, manifestazione che si svolge in genere nei mesi di luglio e agosto e richiama fin dal 1953 nella cittadina costiera artisti di fama internazionale non solo nel campo della musica ma anche del cinema della letteratura e delle altre arti. A partire dal 2003, la manifestazione si svolge intorno ad un tema centrale, il cosiddetto leitmotiv, che negli ultimi anni è stato costituito da argomenti quali Il Viaggio, la Memoria, il Domani, il Sud, l’Incanto. Per informazioni sugli eventi in programma è possibile visitare il sito ufficiale della manifestazione, ove alla pagina dei contatti sono disponibili i numeri di telefono e le email cui rivolgersi per informazioni e acquisto dei biglietti.

Come arrivare a Ravello

Per chi si reca a Ravello in auto la strada più comoda da Nord attraverso l’Autostrada del sole è la A30 indicata come Salerno-Reggio Calabria, dalla quale bisognerà uscire al casello Nocera-Pagani e proseguire per il Valico di Chiunzi, raggiungendo la località costiera attraverso il valico. A questo itinerario si può preferire quello panoramico ma più trafficato che attraversa le altre cittadine della costiera Amalfitana. In questo caso l’uscita dell’A30 da prendere è quella di Vietri sul Mare, da dove si raggiungerà Ravello passando per Cetara, Maiori e Minori. Per chi giunge a Ravello da Sud, invece, bisogna uscire a Salerno (A3) e percorrere la Strada Statale 163 Amalfitana per 25 chilometri fino al bivio per Ravello.

Per chi si sposta con i mezzi pubblici la località di Ravello è raggiungibile in treno fino a Salerno dalla cui stazione partono gli autobus SITA per Amalfi e da qui proseguono verso la cittadina costiera. Autobus SITA per Amalfi partono quotidianamente anche da Napoli dal varco Immacolatella, situato nei pressi del porto. Da Napoli inoltre si potrà raggiungere la città di Sorrento mediante la Circumvesuviana (la cui stazione si trova esattamente sotto quella centrale) e da qui proseguire con gli autobus SITA per Amalfi e quindi per Ravello.

Va ricordato come esistano anche una serie di collegamenti marittimi tra Napoli (molo Beverello) e Sorrento, e tra Sorrento ed Amalfi: in entrambi i casi le compagnie di riferimento sono Aliauro e NLG. Da Amalfi, inoltre, che è distante circa 5 chilometri da Ravello, sono disponibili anche collegamenti marittimi per tutti i paesi della costiera amalfitana e per Capri.

La compagnia Marozzi, poi, mette a disposizione un autobus che parte dalla stazione di Roma Tiburtina diretto ad Amalfi (partenza ore 07:00, arrivo 12:00, ritorno con partenza da Amalfi alle 15:25 e arrivo a Roma Tiburtina alle 21:00).

L’aeroporto più vicino, infine, è quello di Napoli-Capodichino da dove è possibile raggiungere Ravello in auto o taxi (65 chilometri), prendere l’autobus per Sorrento (CurreraViaggi bus) o recarsi alla stazione centrale del capoluogo campano da dove partono i treni per Salerno e Sorrento, gli autobus SITA per Amalfi, o gli aliscafi verso Sorrento e la stessa Amalfi.

Numeri utili

Autobus SITA: +39 089 871016

Marozzi: +39 080 5790211

CurreraViaggi:  +39 081 8015420

TravelMar: +39 089 872950

Alicost: +39 089 871483

Alilauro: +39 081 4972238

Navigazione Libera del Golfo (NLG): +39 081 5520763

Ravello: altre informazioni

Giunti a Ravello potrete far riferimento alla Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Ravello per tutte le informazioni necessarie al vostro soggiorno nella cittadina della costiera. Gli uffici dell’ente si trovano in Via Roma, 18 bis (Telefono: +39 089 857096 – Fax: +39 089 857977; info@ravellotime.it |pec: info@pec.ravellotime.it).

Altri numeri:

Centralino: +39 089 857122

Polizia Municipale: +39 089 857498

Guardia Medica: +39 081 9368176

Farmacie

Farmacia Russo – Ravello, Via Boccaccio – tel. +39 089 9840023

Farmacia San Lorenzo – Scala, P.zza Municipio, 15 – tel. +39 089 857322

Carabinieri

Ravello – Via Rogadeo, 1 – tel. +39 089 857150

Polizia Municipale

Ravello – P.zza Fontana – tel. +39 089 857498

Ufficio Postale

Ravello – Via Boccaccio, 15 – tel. +39 089 8586611

Banche

Banca della Campania – Ravello – Via Roma, 15 – tel. +39 089 857872

Banca Monte dei Paschi di Siena – Ravello – P.zza Duomo, 6 – tel. +39 089 857120

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