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Cosa vedere a Ravenna, una delle città artistiche più belle dell’Emilia-Romagna

 

Capoluogo dell’omonima provincia con circa 171.480 abitanti, Ravenna vanta un enorme territorio che per superficie è secondo solo a Roma, comprendendo al suo interno ben 9 spiagge, dette “lidi”, ovvero i lidi di Casal Borsetti, Marina Romea, Porto Corsini a Nord e Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lodo Adriatico, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio a Sud.

Capitale di ben tre imperi, quello Roma d’Occidente, quello del Regno degli Ostrogoti e quello dell’Esarcato Bizantino, Ravenna è da considerarsi come una delle città d’arte più importanti dell’Emilia Romagna, un concentrato di bellezze storiche e culturali insignito anche del titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, assegnato nel 1996 al complesso dei monumenti cristiani della città.

O solitaria Ravenna! molti racconti sono stati fatti delle tue grandi glorie negli antichi giorni O.W.

Ravenna cosa vedere : cenni storici sulla città

Le origini della città, il cui nome deriverebbe da “rava” un termine pre-latino al quale successivamente si aggiunse il suffisso etrusco “-enna”, sono incerte ma pare che queste zone fossero abitante già dagli Etruschi, dagli Umbri e successivamente dai Galli Senoni.

Fu tuttavia in epoca romana, e precisamente sotto l’Imperatore Cesare Ottavio Augusto, che la città conobbe un significativo sviluppo in virtù della sua posizione ritenuta strategica. A quel tempo, infatti, Ravenna era completamente circondata dalle acque e risultava accessibile solo via mare, peculiarità che la rese cruciale per l’impero che qui avviò una serie di opere di sistemazione idrica e la costruzione del porto di Classe, dapprima a uso puramente militare e successivamente anche commerciale.

Fu un periodo di grande crescita ed espansione per la città che continuò fino alla caduta dell’Impero romano d’Occidente e all’instaurazione del regno di Odoacre prima e di quello di Teodorico poi, quest’ultimo artefice di una pacificazione religiosa che portò alla crescita della comunità cristiana e alla costruzione dei primi edifici di culto.

Seguì un periodo di grande alternanza politica che sfociò nel 751 nel controllo dell’Esarcato da parte dei Longobardi prima e degli arcivescovi locali poi, i quali si posero in diretto scontro con i papi di Roma appoggiando gli imperatori degli Ottoni e degli Svevi. In questo periodo Ravenna venne saccheggiata dei suoi tesori artistici e delle sue opere e Classe venne abbandonata.

Nel Medioevo Ravenna ebbe il suo primo ordinamento comunale con la signoria della famiglia Traversari e della famiglia Da Polenta che resse la città sino al 1441 anno di instaurazione del dominio veneziano che durò sino al 1509.

Per oltre 350 anni Ravenna restò sotto il dominio dello Stato Pontificio sino all’annessione nel 1859 al Regno di Sardegna poi divenuto nel 1861 Regno d’Italia.

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“Duomo di Ravenna”

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“I mosaici di Ravenna”

Ravenna cosa vedere : il patrimonio artistico e culturale

Come detto Ravenna è una città dall’altissimo valore artistico e storico, la cui bellezza viene in alcuni casi oscurata dalla notorietà di altee città d’arte più conosciute come Firenze, Venezia o Napoli. In realtà, Ravenna ha davvero moltissimo da offrire ai propri visitatori, a partire dai suoi numerosi edifici religiosi sia paleocristiani che bizantini, insigniti del riconoscimento UNESCO.

Nel complesso dei monumenti cristiani UNESCO rientrano alcuni degli edifici più interessanti di Ravenna, certamente da non perdere se si visita la città.

Tra i primi monumenti da visitare a Ravenna c’è il Mausoleo di Galla Placidia situato a breve distanza dalla basilica di San Vitale, eretto intorno al V secolo per volere di Galla Placidia che fece edificare questo monumento funebre per sé, per il marito Costanzo III e per il fratello Onorio. Il mausoleo è di piccole dimensioni e ha una forma a croce latina ed esternamente si presenta piuttosto semplicemente, mentre all’interno è adornato da magnifici mosaici il cui tema dominate è quello della vittoria della vita sulla morte. A colpire sono soprattutto i mosaici della volta, decorata come un cielo stellato arricchito, anche sugli archi dei bracci, da decori con intrecci geometrici e festoni di fiori e frutta.

Ravenna cosa visitare: i siti UNESCO e gli altri luoghi d’interesse

Patrimonio UNESCO è anche il Battistero Neoniano o degli Ortodossi, costruito intorno al V secolo per volere del vescovo Orso prima e del vescovo Neone (da cui prende il nome) poi. Sembra, invece, che il termine “ortodosso” derivi dal desiderio di indicare la vera dottrina cristiana in contrapposizione all’eresia ariana, quest’ultima cresciuta ampiamente a Ravenna sopratutto sotto il regno di Teodorico.

Il Battistero Neoniano è interrato per circa 2 metri e presenta una pianta ottagonale a richiamare la numerologia del tempo che, appunto, associava l’otto alla resurrezione. All’esterno il monumento è piuttosto semplice, mentre all’interno è arricchito con decorazioni di pregio tra le quali meritano di essere ricordate quelle della cupola, con i tre cerchi concentrici all’interno dei quali è possibile individuare diverse scene e personaggi come il Battesimo di Gesù, i dodici apostoli su sfondo azzurro ed esternamente una serie di finte architetture tripartite. Degna di nota è anche la bella vasca battesimale, risalente al XVI secolo, posta al centro dell’edificio. Il Battistero Neoniano si trova in Piazza Duomo, 1 e per informazioni sugli orari di visita e sul costo dei biglietti visitare la pagina Ravenna Tourism.

Decisamente da non perdere è anche la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo che ospita il ciclo di mosaici più importante al mondo. Originariamente luogo di culto ariano, nel VI secolo la basilica venne consacrata a San Martino per poi ospitare nel IX secolo le reliquie del protovescovo Apollinare.

Con una struttura a tre navate, delle quali quella centrale larga il doppio rispetto alle laterali, la basilica si caratterizza per i magnifici affreschi della navata centrale, suddivisa in tre fasce ben distinte. La prima è decorata con scene della vita di Cristo, quella mediana con le figure dei Santi e dei Profeti, mentre quella inferiore, la più ampia, ritrae il famoso Palazzo di Teodorico e una serie di edifici basilicali a simboleggiare Ravenna. Facile scorgere anche il Porto di Classe, tre imbarcazioni allineate in verticale e le processioni contrapposte dei Santi Martiri e Sante Vergini, mentre l’abside, distrutta da un terremoto, è priva di decori.

Da vedere a Ravenna: la Basilica di Sant’Apollinare e il Mausoleo di Teodorico

Da non confondere con la Basilica di Sant’Apollinare Nuova è la Basilica di Sant’Apollinare in classe, posta a circa 8 chilometri dal centro città. Costruita intorno al VI secolo e finanziata dal banchiere Giuliano Argentario, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe è la più imponente di Ravenna e presenta una struttura a tre navate, arricchita da un campanile eretto intorno al IX secolo. Internamente l’edifico è decorato da stupendi mosaici che ritraggono nella parte superiore il volto di Cristo all’interno di un medaglione con ai lati le figure di Elia e Mosè. Nella parte inferiore è possibile scorgere la figura di Sant’Apollinare e quelle degli arcangeli Michele e Gabriele mentre ai lati dell’abside si trovano due pannelli uno che raffigura Costantino IV l’altro Abramo, Abele e Melchisedec.

Il tema che percorre tutti i mosaici è quello della lotta all’arianesimo, ribadendo la natura umana di Cristo in contrapposizione a quella divina sostenuta dagli ariani.

Impossibile, poi, non visitare il Mausoleo di Teodorico, la più famosa opera funebre degli Ostrogoti eretta intorno al 520 da Teodorico il Grande. Il mausoleo presenta una struttura a due piani a degagonale e impostazione a pianta centrale e ha la caratteristica di essere stato costruito con blocchi di pietra Aurisina e non con mattoni. Di grande rilievo l’enorme copertura costituita da un unico blocco di pietra a forma di calotta per un peso totale di circa 230 tonnellate.

Guida Ravenna: la Cappella Arcivescovile e la Basilica di San Vitale

Fanno parte del patrimonio UNESCO anche la Cappella Arcivescovile, situata al primo piano del Museo Arcivescovile e considerata come l’unico monumento ortodosso eretto durante il regno di Teodorico, il Battistero degli Ariani, eretto da Teodorico nel V secolo con lo scopo di far convivere in pace i Goti di culto ariano e i latini di culto ortodosso, e la Basilica di San Vitale, ritenuta come uno dei luoghi di culto cattolico più importanti di Ravenna.

La Basilica di San Vitale, mirabile esempio di arte paleocristiana e bizantina, venne completata intorno al 547 e ha la caratteristica di combinare elementi romani e bizantini, risultando specialmente all’interno molto leggero grazie al ripetersi degli archi i cui capitelli si allontanano dalla classica forma greco-romana per assumente le sembianze di cesti traforati. La basilica è arricchita da mosaici, che hanno il loro punto focale nella zona presbiteriale, da marmi policromi e da un labirinto a terra, ovvero una serie di cerchi concentrici che simboleggiano il percorso sino alla purificazione.

Al di là degli edifici inseriti nel patrimonio UNESCO, Ravenna vanta molte altre chiese di pregio e sarebbe impossibile citarle tutte. Tra le più importanti vanno ricordate la Basilica cattedrale metropolitana della Santa Resurrezione, eretta nel XVIII secolo, la Basilica di San Francesco, costruita tra il X e il IX secolo su una precedente costruzione dedicata agli apostoli e nota per aver ospitato la cerimonia funebre di Dante Alighieri nel  1321, e la Basilica di Santa Maria in Porto che conserva l’immagine della Madonna greca giunta da Costantinopoli nel 1100.

Cosa vedere a Ravenna: gli edifici civili, militari e i siti archeologici

Le chiese non solo le uniche bellezze di Ravenna in quanto soprattutto tra il VI e il VII secolo si ebbe una buona fioritura dell’architettura civile.

Tra i palazzi più importanti di Ravenna vanno citati innanzitutto Palazzo Teodorico, situato nei pressi della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo del quale restano oggi alcune parti, il Palazzo dei Rasponi delle Teste, il Palazzo della Sede della Provincia di Ravenna, situato nei pressi della Basilica di San Francesco.

Non meno interessante la bella Piazza del Popolo, costruita sotto la signoria della famiglia Da Polenta, sulla quale vennero costruiti il Palazzo del Rettore di Romagna e il Palazzo ex-sede della Banca Nazionale del Lavoro, progettato dall’architetto Camillo Morigia autore anche della tomba di Dante. Quest’ultima, attigua al convento di San Francesco, ospita le spoglie del sommo poeta e si presenta come una costruzione tipicamente neoclassica a forma di tempietto.

Per quanto concerne gli edifici militari, il più famoso è la Rocca Brancaleone, eretta dalla Repubblica di Venezia nel 1457 e in origine integrata nelle mura delle quali sono giunti a noi dei resti ben visibili da Porta Gaza, Porta Adriana e nei pressi di altre porte come il tratto da Porta Siti sino a Porta Serrata.

Meritano, infine, una visita anche il Parco Archeologico di Classe, corrispondente all’antica area portuale, che si estende per una superficie di circa 15.000 m², il Museo arcivescovile di Ravenna, il Museo Nazionale di Ravenna, il Centro dantesco dei Frati minori conventuali e TAMO “Tutta l’Avventura del Mosaico”, una mostra permanente dedicata al mosaico ospitata presso la Chiesa di San Nicolò.

Cosa vedere a Ravenna : le spiagge

Il territorio di Ravenna comprende al suo interno ben 9 lidi, centri turistici di richiamo contraddistinti da magnifiche spiagge. Lungo il litorale ravennate si incontrano, infatti, dei piccoli borghi di grande fascino dove è possibile godersi il mare o praticare una serie di attività sportive come il surf o le escursioni.

Tra le località di maggiore tendenza e richiamo si ricordano Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, conosciuta soprattutto come stabilimento termale, Lido Adriatico e Lido di Classe, senza dimenticare le belle spiagge di Lido di Savio, l’atmosfera tranquilla di Lido di Dante, il fascino di Porto Corsini, Marina Romea e Casal Borsetti.

Come arrivare a Ravenna

Arrivare a Ravenna in auto: Da Nord è possibile raggiungere Ravenna percorrendo la A14 da Bologna nella quale confluiscono la A1, la A12 Torino-Piacenza e la A22. Da Sud le autostrade di riferimento sono la A1 e la A14 o in alternativa la strada statale 16 Adriatica e la superstrada  E45.

Arrivare a Ravenna in treno: Ravenna è dotata di una propria stazione ferroviaria servita da Trenitalia e da Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna (TPER) con le linee ferroviarie regionali Rimini-Ferrara, Ravenna-Bologna e Ravenna-Faenza. Per la lunga percorrenza vi sto le tratte Ravenna-Firenze e Ravenna-Roma Termini.

Arrivare a Ravenna in aereo: L’aeroporto di riferimento è il Guglielmo Marconi di Bologna, collegato a Ravenna dalla navetta veloce Shuttle C.RA.B.

Arrivare a Ravenna in bus: Sono diverse le compagnie che collegano Ravenna alle principali città italiane. Tra le linee disponibili ricordiamo la Milano-Lidi Ravennati (Autostradale), la Carpi/Modena-Lidi Ravvenati-Mirabilandia (Saca), la Ravenna-Roma Fiumicino (Sulga Autolinee) e la Ravenna-Forlì-Cesena (Star Romagna).

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